Visto che siamo in tema ecco la nostra sopravvissuta.
Dopo 18 anni di servizio è stata rottamata l'altro ieri in cambio di una bellissima Opel Insignia seconda serie del 2018 (di cui magari vi racconterò in un'altro post perché è una solendida auto completamente dimenticata dal mercato)
Con il suo famoso 1.9 Multijet, La Fiat Stilo Station Wagon Dynamic ci ha regalato emozioni per 3 anni ed un totale di 70.000 km percorsi assieme.
La prendemmo nel 2022 con 100.000 km da un familiare il cui papà venne a mancare e non seppero cosa farsene. Era un po' ammaccata e con qualche perdita d'olio. Concordammo su 250 euro + passaggio di proprietà. Affare fatto.
Il 1.9 Multijet è un motore di cui ancora alla Teksid di Carmagnola e alla FIAT stessa ne vanno fieri. Abbiamo fatto autostrade a 200 km/h, vie sterrate per i boschi (se si possono chiamare vie: del battuto di fango), passi di montagna, centinaia di km alla volta. Non ha MAI mancato un colpo. È stato uno dei motori più resistenti che abbiamo mai avuto e di macchine affidabili ci sono passate tra le mani (Honda civic VIII gen., Toyota MR2 con il famoso 3SGE)
È un'auto in cui abbiamo passato molti bei ricordi come le gite al mare dove ci abbiamo dormito dentro, i viaggi per andare a prendere i nostri cani, i campeggi in mezzo al nulla su strade improponibili, le volte in cui l'indicatore di carburante segnava meno di zero e comunque stava andando ancora...
Mi ricordo che una volta dovevamo andare a mangiare il cinghiale con la polenta concia in un posto in culo ai lupi su per una montagna con i miei: Loro si presentano in moto: una CB1000R di 100 e passa cavalli su neanche 200 kg. Noi con la Stilo. Immaginate la scena....
Partiamo.
Non faccio neanche in tempo a fare 6 metri che non li vedo più e non sapevo manco dove fosse sto posto. Quindi scalo in seconda e vai di 4500 giri di pura potenza diesel. Sembrava di essere trainato da cavalli di battaglia. Dei rumori che non avevo mai sentito provenire da sotto il cofano.
Seconda....terza...tacco punta, scala, frena....gira....Insomma, a fatica ci arriviamo e passiamo una bella giornata tutti insieme a mangiare, ridere e scherzare.
Fatto sta che avevo spaccato la pompa d'acqua e non me ne ero accorto fino all'inverno successivo quando rimasi a secco di refrigerante. Pazzesco.
È vero che l'elettronica ti lasciava un amaro in bocca quando al posto delle frecce partivano gli stop. E il clima bi-zona? In inverno dovevo azionarlo a mano ficcando la mano sotto il cruscotto ogni volta che accendevo il motore per avere un poco di aria calda. La meccanica, anch'essa, non era delle più raffinate. La seconda marcia ti dava una spinta di incoraggiamento all'innesto e il turbo aveva tutta una mente sua ...però.... però....
Bisogna anche farlo l'applauso al lunotto posteriore apribile, il vano portaoggetti superiore raffreddato ed il piano a livello con i sedili abbassati (I 600 kg di sacchi di pellet ci stavano a pennello d'inverno, grazie signor progettista)
Come tutte le belle storie però, anche questa doveva finire prima o poi.
Con un incidente all'attivo, il parabrezza rotto, la distribuzione da fare e l'elettronica in stato pietoso... il tester, il cacciavite e le chiavi inglesi non potevano o più salvarla.
Il nostro guerriero di prima linea aveva posato la spada a terra e piegato il capo in attesa di una morte onorevole.
Grazie di tutto.
Dopo 18 anni di servizio è stata rottamata l'altro ieri in cambio di una bellissima Opel Insignia seconda serie del 2018 (di cui magari vi racconterò in un'altro post perché è una solendida auto completamente dimenticata dal mercato)
Con il suo famoso 1.9 Multijet, La Fiat Stilo Station Wagon Dynamic ci ha regalato emozioni per 3 anni ed un totale di 70.000 km percorsi assieme.
La prendemmo nel 2022 con 100.000 km da un familiare il cui papà venne a mancare e non seppero cosa farsene. Era un po' ammaccata e con qualche perdita d'olio. Concordammo su 250 euro + passaggio di proprietà. Affare fatto.
Il 1.9 Multijet è un motore di cui ancora alla Teksid di Carmagnola e alla FIAT stessa ne vanno fieri. Abbiamo fatto autostrade a 200 km/h, vie sterrate per i boschi (se si possono chiamare vie: del battuto di fango), passi di montagna, centinaia di km alla volta. Non ha MAI mancato un colpo. È stato uno dei motori più resistenti che abbiamo mai avuto e di macchine affidabili ci sono passate tra le mani (Honda civic VIII gen., Toyota MR2 con il famoso 3SGE)
È un'auto in cui abbiamo passato molti bei ricordi come le gite al mare dove ci abbiamo dormito dentro, i viaggi per andare a prendere i nostri cani, i campeggi in mezzo al nulla su strade improponibili, le volte in cui l'indicatore di carburante segnava meno di zero e comunque stava andando ancora...
Mi ricordo che una volta dovevamo andare a mangiare il cinghiale con la polenta concia in un posto in culo ai lupi su per una montagna con i miei: Loro si presentano in moto: una CB1000R di 100 e passa cavalli su neanche 200 kg. Noi con la Stilo. Immaginate la scena....
Partiamo.
Non faccio neanche in tempo a fare 6 metri che non li vedo più e non sapevo manco dove fosse sto posto. Quindi scalo in seconda e vai di 4500 giri di pura potenza diesel. Sembrava di essere trainato da cavalli di battaglia. Dei rumori che non avevo mai sentito provenire da sotto il cofano.
Seconda....terza...tacco punta, scala, frena....gira....Insomma, a fatica ci arriviamo e passiamo una bella giornata tutti insieme a mangiare, ridere e scherzare.
Fatto sta che avevo spaccato la pompa d'acqua e non me ne ero accorto fino all'inverno successivo quando rimasi a secco di refrigerante. Pazzesco.
È vero che l'elettronica ti lasciava un amaro in bocca quando al posto delle frecce partivano gli stop. E il clima bi-zona? In inverno dovevo azionarlo a mano ficcando la mano sotto il cruscotto ogni volta che accendevo il motore per avere un poco di aria calda. La meccanica, anch'essa, non era delle più raffinate. La seconda marcia ti dava una spinta di incoraggiamento all'innesto e il turbo aveva tutta una mente sua ...però.... però....
Bisogna anche farlo l'applauso al lunotto posteriore apribile, il vano portaoggetti superiore raffreddato ed il piano a livello con i sedili abbassati (I 600 kg di sacchi di pellet ci stavano a pennello d'inverno, grazie signor progettista)
Come tutte le belle storie però, anche questa doveva finire prima o poi.
Con un incidente all'attivo, il parabrezza rotto, la distribuzione da fare e l'elettronica in stato pietoso... il tester, il cacciavite e le chiavi inglesi non potevano o più salvarla.
Il nostro guerriero di prima linea aveva posato la spada a terra e piegato il capo in attesa di una morte onorevole.
Grazie di tutto.